Alaska, la resa dei conti

Alaska, la resa dei conti
Brenda Novak

Giunti, pubblicato nel 16 ottobre 2019
432 Pagine

Nel 2016 Brenda Novak ha fatto appassionare innumerevoli lettori a Evelyn Talbot, la psichiatra che nel cuore dell'Alaska gestisce una clinica psichiatrica di massima sicurezza - Hanover House - che ospita i più spietati criminali d'America. Alaska è il primo romanzo, seguito da Hanover House e successivamente da Alaska, la resa dei conti, uscito il 16 ottobre 2019 in Italia.
La vita di Evelyn Talbot ha subìto un enorme shock quando all'età di sedici anni è stata rapita e tortunata dal fidanzato di allora, Jasper, che l'aveva ridotta in fin di vita. È stato proprio questo l'evento che l'ha portata ad abbandonare la sua famiglia e ad aprire lontana da casa Hanover House, in cui studia le menti dei detenuti a scopi scientifici.
La vita privata di Evelyn continua serenamente, dopo aver superato i fantasmi del passato grazie all'aiuto di Amarok, il poliziotto che dal suo arrivo in Alaska si prende cura di lei, e con cui ha una relazione in continua evoluzione, da quando hanno deciso di voler avere un bambino.
Ma Jasper non è mai stato catturato, da anni è un pensiero fisso nella mente di Evelyn perché sa che ovunque lei si trovi, la troverà per finire ciò che ha lasciato incompiuto anni prima.

Evelyn è un personaggio per cui ho provato sentimenti contrastanti, dalla tenerezza alla pena, e a tratti anche una leggera arrabbiatura. Mi sono affezionata a lei dal primo libro, e ho sempre ammirato la sua tenacia e determinazione nei confronti del lavoro che svolge ad Hanover House. Lei è una lottatrice, una guerriera, una sopravvissuta che non ha voluto vivere la sua vita da vittima, ma anzi, ha fatto di quelle ferite che ancora porta nell'anima e nel corpo il suo punto di partenza per una nuova vita.
Ho aspettato il terzo capitolo della serie di Evelyn con tanta curiosità, pronta a scoprire quali colpi di scena l'autrice avesse riservato per noi. Rispetto ai precedenti due libri però, la prevedibilità ha giocato e vinto la partita. L'inizio, lo sviluppo e la fine della storia sono piuttosto intuibili e l'effetto sorpresa - o anche solo dei colpi di scena che diano un pizzico di brio alla lettura - è proprio mancato. La vicenda si apre con la scomparsa di una turista di cui però si sa già tutto, e il lettore assiste all'indagine di Amarok ed Evelyn che brancolano nel buio, già consapevole della risoluzione del caso.
Personalmente avrei apprezzato un livello di suspense maggiore, nonostante questo però, Alaska, la resa dei conti è certamente un libro che si divora (io l'ho fatto in due giorni) perché l'autrice ha uno stile così semplice e naturale che le pagine scivolano e scorrono a un ritmo davvero veloce.
Comunque da leggere, per finire una serie che resta molto interessante per molti punti di vista.

Alaska, la resa dei conti
Brenda Novak

Giunti, pubblicato nel 16 ottobre 2019
432 Pagine

Nel 2016 Brenda Novak ha fatto appassionare innumerevoli lettori a Evelyn Talbot, la psichiatra che nel cuore dell'Alaska gestisce una clinica psichiatrica di massima sicurezza - Hanover House - che ospita i più spietati criminali d'America. Alaska è il primo romanzo, seguito da Hanover House e successivamente da Alaska, la resa dei conti, uscito il 16 ottobre 2019 in Italia.
La vita di Evelyn Talbot ha subìto un enorme shock quando all'età di sedici anni è stata rapita e tortunata dal fidanzato di allora, Jasper, che l'aveva ridotta in fin di vita. È stato proprio questo l'evento che l'ha portata ad abbandonare la sua famiglia e ad aprire lontana da casa Hanover House, in cui studia le menti dei detenuti a scopi scientifici.
La vita privata di Evelyn continua serenamente, dopo aver superato i fantasmi del passato grazie all'aiuto di Amarok, il poliziotto che dal suo arrivo in Alaska si prende cura di lei, e con cui ha una relazione in continua evoluzione, da quando hanno deciso di voler avere un bambino.
Ma Jasper non è mai stato catturato, da anni è un pensiero fisso nella mente di Evelyn perché sa che ovunque lei si trovi, la troverà per finire ciò che ha lasciato incompiuto anni prima.

Evelyn è un personaggio per cui ho provato sentimenti contrastanti, dalla tenerezza alla pena, e a tratti anche una leggera arrabbiatura. Mi sono affezionata a lei dal primo libro, e ho sempre ammirato la sua tenacia e determinazione nei confronti del lavoro che svolge ad Hanover House. Lei è una lottatrice, una guerriera, una sopravvissuta che non ha voluto vivere la sua vita da vittima, ma anzi, ha fatto di quelle ferite che ancora porta nell'anima e nel corpo il suo punto di partenza per una nuova vita.
Ho aspettato il terzo capitolo della serie di Evelyn con tanta curiosità, pronta a scoprire quali colpi di scena l'autrice avesse riservato per noi. Rispetto ai precedenti due libri però, la prevedibilità ha giocato e vinto la partita. L'inizio, lo sviluppo e la fine della storia sono piuttosto intuibili e l'effetto sorpresa - o anche solo dei colpi di scena che diano un pizzico di brio alla lettura - è proprio mancato. La vicenda si apre con la scomparsa di una turista di cui però si sa già tutto, e il lettore assiste all'indagine di Amarok ed Evelyn che brancolano nel buio, già consapevole della risoluzione del caso.
Personalmente avrei apprezzato un livello di suspense maggiore, nonostante questo però, Alaska, la resa dei conti è certamente un libro che si divora (io l'ho fatto in due giorni) perché l'autrice ha uno stile così semplice e naturale che le pagine scivolano e scorrono a un ritmo davvero veloce.
Comunque da leggere, per finire una serie che resta molto interessante per molti punti di vista.
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